lunedì 18 settembre 2017

La Messa Arcaica di Franco Battiato al Teatro Greco Romano di Catania


Qualche anno fa, mentre passeggiavo per le strade di New York, vidi esposto in un negozio di dischi la Messa Arcaica di Battiato. Il cd del compositore etneo era proprio accanto all'ultimo lavoro di Jordi Savall. Acquistai immediatamente la messa Arcaica per ascoltarla in un contesto urbano che apparentemente strideva con l'opera di Franco. Per immergermi ancor più nel mood dell'opera mi recai in un luogo altrettanto speciale. Indossai le cuffie e misi il cd nel riproduttore portatile e visitai la cattedrale di Saint John the Divine. Fu un'esperienza meravigliosa. Ieri sera al concerto di Franco Battiato ho provato quasi la stessa emozione. Per l'occasione il cantautore siciliano si è esibito accompagnato dal Coro e dall'orchestra del Teatro Massimo Vincenzo Bellini. Chi si trovava in quel luogo ha avvertito un flusso di energia sacra dipanarsi fra le mura del Teatro Greco Romano di Catania.

La messa Arcaica diffondeva nell'aria le sacre sinfonie del tempo. Uno scenario storico per un appuntamento memorabile. Prima dell'inizio della seconda parte è intervenuto Juri Camisasca che ha cantato, fra l'altro, Il Carmelo di Echt dedicato alla filosofa e santa cattolica Edith Stein morta nel campo di concentramento di Auschwitz. Nella seconda parte Battiato ha proposto alcune canzoni del suo repertorio mistico come L'ombra della luce, Lode all'inviolato, E ti vengo a cercare etc., per poi concludere la serata con l'attesissima La cura.

Uno spettacolo che ha rigenerato tanto lo spirito quanto il corpo dei presenti. L'evento chiude l'ottima stagione estiva allestita dal Teatro Massimo Bellini al Teatro Greco Romano. Infine Battiato si è congedato dal pubblico con un caloroso bacio inviato dal palco ai suoi numerosi ammiratori. "Pregare non è facile... e, come diceva il grande mistico, Abd Al Ǭadir, 'Di una preghiera arriva solo quello che si comprende' " (F.B).


Cristian Porcino

® Riproduzione riservata