martedì 26 gennaio 2016

“Traslocando. È andata così” di Loredana Bertè


(“Traslocando. È andata così” di Loredana Bertè, Rizzoli, pp. 252, € 18,00).

La biografia di Loredana Bertè poteva benissimo intitolarsi “Una vita contro”, in quanto la cantante ha sempre lottato contro qualcosa e qualcuno. Prima si è scontrata con la famiglia d’origine, poi con il mercato discografico, e infine contro una vita che dopo mille successi le ha riservato dolori e dispiaceri. Ma non lasciatevi ingannare da questa premessa, nel libro non c’è ombra di vittimismo. Loredana Bertè, da vera guerriera, racconta tutto con un’incazzatura che la rende l’unica vera cantante rock del panorama musicale italiano. In queste confessioni a cuore aperto con Malcom Pagani la cantante rievoca frammenti di vita e personaggi come Mick Jagger, Hendrix, Andy Warhol e molti altri incontrati lungo la sua carriera. Con un incipit decisamente agguerrito Loredana afferma: “Sono cresciuta con la regola del niente. Niente giocattoli. Niente bambole. Niente regali. Niente ricorrenze. Niente di niente”. In definitiva un libro che svela molti lati nascosti di una rocker davvero inimitabile.

Cristian Porcino


© Riproduzione riservata

sabato 23 gennaio 2016

È ora di essere civili


Stracciarsi le vesti, come fanno in molti, dopo aver ascoltato le parole di Bergoglio contro le unioni civili è un atteggiamento alquanto ipocrita. Il pontefice non poteva dire diversamente. Da lui ci si aspettava proprio questo. Non è compito del papa o della chiesa riconoscere i diritti civili. Come ha ben ricordato la senatrice PD Monica Cirinnà il papa fa semplicemente il suo mestiere, mentre i politici devono fare il loro. Le due posizioni, quella della Chiesa e quella dello Stato, non devono mai sovrapporsi in alcun modo. L’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro sosteneva che: “La chiesa ha il diritto di parlare sempre, ma ha il dovere di rispettare la libertà, in particolare dei parlamentari […]. Come cattolico ho il dovere di ubbidire alla chiesa nella dottrina e nella morale, ma come italiano il parlamentare ha il dovere di ubbidire alla Carta costituzionale”. Lo Stato deve legiferare in totale autonomia senza aspettarsi forme di endorsement da parte del Vaticano. Tutto il resto è noia!

Cristian Porcino


© Riproduzione riservata

venerdì 1 gennaio 2016

“Anno Santo. Un’“invenzione” spettacolare” di Giovanni Miccoli


(“Anno Santo. Un’“invenzione” spettacolare” di Giovanni Miccoli, Carocci Editore, pp. 142, € 12,00).

Il 2016 può considerarsi, a tutti gli effetti, l’anno del Giubileo straordinario indetto da papa Francesco. Il volume di Giovanni Miccoli, professore emerito di Storia della Chiesa, ci racconta nel dettaglio la nascita dell’Istituzione giubilare attraverso il primo Anno Santo della storia voluto e inventato da Bonifacio VIII. L’autore ci accompagna lungo i diversi giubilei proclamati in più di settecento anni, e c’invita a scoprire i significati e le differenze fra i giubilei passati e quello voluto proprio dall’attuale pontefice. Le differenze ci sono ed esistono. Infatti Bergoglio ha scelto di aprire l’anno santo proprio l’8 dicembre 2015, anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. Come scrive Miccoli: “Scegliere tale ricorrenza per l’inizio del giubileo corrisponde, secondo Francesco, al «bisogno» che la Chiesa sente «di mantenere vivo quell’evento», con il quale «iniziava un nuovo percorso della sua storia»”. In definitiva un volume autorevole scritto con passione e chiarezza. Assolutamente consigliato.

Cristian Porcino


© Riproduzione riservata