lunedì 21 gennaio 2013

“L’ultima onda del lago” di Stefano Paolo Giussani

(“L’ultima onda del lago” di Stefano Paolo Giussani, Bellavite Editore, pp. 187, € 12,00). Anna, Sebastiano e Davide fuggono da una realtà che potrebbe stroncare le loro esistenze. Siamo nel 1944 e Milano vive sotto l’incubo dei bombardamenti degli Alleati, e i continui rastrellamenti dei partigiani. I protagonisti perseguitati dai nazisti si avventurano verso territori magici e sconosciuti. Loro tre devono necessariamente raggiungere i confini per approdare in Svizzera. Il primo romanzo di Stefano Paolo Giussani non è privo di colpi di scena. La storia è narrata dall’autore con maestria e con occhio vigile e attento riguardo determinati scenari naturali che prendono corpo all’interno del testo. Un libro da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

domenica 20 gennaio 2013

Sognare come atto puro di libertà. Recensione al romanzo “Incubi e Deliri a Lavatown” di Cristian Porcino

Il nuovo romanzo di Cristian Porcino è strutturato su ventotto capitoli, un Io narrante onnipresente e più di cinquanta personaggi che si snodano lungo la storia. “Incubi e Deliri a Lavatown” è un romanzo affollato d’immagini potenti, e situazioni raccapriccianti raccontate e mediate dalla spumeggiante e ineguagliabile verve linguistica della voce narrante. Desta particolare attenzione la descrizione degli abitanti di Lavatown, i quali riescono così come nella vita reale, a delinquere e a farla sempre franca. Nel racconto di Porcino alcuni paradossi rinviano sicuramente il lettore ad una riflessione ad ampio spettro sulle devianze della quotidianità a cui si assiste ormai con tacito e rassegnato silenzio. In questo secondo romanzo l’autore non risparmia critiche e riflessioni sullo stato sociale, politico e religioso dell’uomo contemporaneo. Troviamo, infatti, un giudizio feroce sulla giustizia ordinaria e le sentenze emesse dai suoi “arbitri” con poca cura. A Lavatown le prove lampanti a carico dei colpevoli spariscono come per magia o corruzione, e la parte offesa diventa, con un meccanismo rocambolesco, il tafano che punge la cavalla di memoria socratica e quindi l’insetto da eliminare. L’anomalia, nel regno creato dall’autore, diviene regola a tutti gli effetti. In un lungo susseguirsi di sogni, incubi e deliri l’autore trasforma la visionarietà di volti e aneddoti da lui descritti in materia viva e pulsante. Come ha dichiarato Porcino: “Ho voluto mantenere nel romanzo la ritmica contenuta nei sogni dove passato, presente e futuro appaiono indistinti. Certe facce appartengono a zone non rarefatte del pensiero e toccano un luogo sacro inconscio e quindi non profanabile”. I rappresentanti religiosi e altre figure professionali come i giornalisti, gli avvocati ecc, anche nel regno dei sogni diventano maschere e i ruoli prevalgono sulle persone che li ricoprono. Sognare, secondo l’autore, è l’unico momento in cui l’essere umano si riappropria dello spazio autonomo della propria coscienza. A questo punto c’è da chiedersi se forse nessuno sia mai stato libero di pensare e di vivere se non attraverso i propri sogni e deliri! (articolo di: Eli. Ber.). © Riproduzione riservata

domenica 6 gennaio 2013

“Incubi e Deliri a Lavatown” di Cristian Porcino

(“Incubi e deliri a Lavatown” di Cristian Porcino). «Attraverso sogni, incubi e deliri ci addentriamo, pagina dopo pagina, all’interno di questa strana cittadina di Lavatown dove tutto è lecito, e i colpevoli riescono a farla sempre franca. I personaggi descritti da Porcino sono incattiviti, consumati e posseduti dai ruoli ricoperti in società e da alcune passioni che si sono tramutate in pericolose ossessioni psicologiche. La storia si sussegue con un ritmo incalzante, attraverso intrecci strepitosi e mai banali. Lo sguardo ironico e spietato dell’autore ci regala un romanzo indimenticabile, cinico e perfino inquietante». Dati tecnici del libro: “Incubi e Deliri a Lavatown” di Cristian Porcino. Pagine: 192, € 13,00, ISBN: 9781291276541, Lulu Edition. In vendita su: lulu.com, amazon.it, amazon.com, amazon.co.uk, etc.

giovedì 3 gennaio 2013

“Storia di un Gatto e del Topo che diventò suo amico” di Luis Sepúlveda

(“Storia di un Gatto e del Topo che diventò suo amico” di Luis Sepúlveda, Guanda, pp. 82, € 10,00). Luis Sepúlveda ci chiarisce sin da subito che i protagonisti di questa storia non desiderano mettere un’etichetta limitante alla loro amicizia. L’umano Max condivide con il gatto Mix un importante legame affettivo che si dipana lungo gli anni della sua infanzia fino alla vita da adulto. Così quando tutto cambia nella vita di Max e gli impegni di lavoro diventano pressanti, i suoi sensi di colpa per essere così poco presente nella vita di Mix vengono attenuati dall’arrivo del topolino Mex. Un racconto commovente e affascinante che va ad affiancare gli altri capolavori dell’autore cileno come “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” o “Diario di un killer sentimentale”. In definitiva un libro da leggere assolutamente. Cristian Porcino © Riproduzione riservata

martedì 1 gennaio 2013

“L’infanzia di Gesù” di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI

(“L’infanzia di Gesù” di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, Rizzoli, pp. 174, € 17.00). Il volume conclude i due precedenti lavori del teologo Ratzinger incentrati sulla figura di Gesù di Nazaret. Dalla lettura del testo emerge nettamente il Cristo della fede e non il Gesù storico. Con lo stile chiaro e appassionato di sempre il pontefice accompagna i lettori lungo la narrazione della nascita del Signore, guidandoli persino nella confutazione di numerose polemiche che nei secoli hanno cercato di attentare alla verità dottrinale della Chiesa. Naturalmente chi si aspettava rivelazioni dell’ultima ora rimarrà deluso, perché il libro di Benedetto XVI si rivolge soprattutto ai cattolici di tutto il mondo e proprio per questo bisogna considerare il suo lavoro pastorale come un valido aiuto per l’intera comunità di fedeli afflitta da timori e dubbi riguardo alcuni punti chiave del proprio credo. Come scrive lo stesso autore nella prefazione: “Mi sono dato premura di entrare in questo senso in dialogo con i testi. Con ciò sono ben consapevole che questo colloquio nell'intreccio tra passato, presente e futuro non potrà mai essere compiuto e che ogni interpretazione resta indietro rispetto alla grandezza del testo biblico”. Consigliato. Cristian Porcino © Riproduzione riservata