giovedì 10 marzo 2011

“Scoprendo Michael” di Emma Mellone


“Scoprendo Michael” di Emma Mellone edito da Albatros è l’ennesimo libro su Michael Jackson pubblicato due anni dopo la morte della popstar. Oramai sembra essere quasi di moda occuparsi del Re del Pop, chiunque si improvvisa scrittore pur svolgendo altro di mestiere per guadagnarsi quel quarto d’ora di notorietà citato da Andy Warhol. Scrivere un saggio è operazione complessa che denota una preparazione maturata negli anni attraverso l’attento studio dell’argomento che si vuole trattare; ma non bisogna nemmeno ignorare che nell’odierna società editoriale basta pagare perché un libro venga pubblicato senza alcun problema. “Scoprendo Michael” è un libro sicuramente ben scritto ma privo di stile, fin troppo acritico e scolastico e come dice lo scrittore Aldo Busi: “uno stile non si può mediare da nessuno, non è questione di nascita, di suggestione, di pedagogia, di cultura: direi che è lo stile del proprio sangue”. Inoltre nel suo primo racconto Emma Mellone parla di Michael come se stesse scrivendo la biografia di Gesù. L’autrice in modo dogmatico descrive la persona di Jackson come una divinità, e nonostante si sforzi di parlarci dei meccanismi socio antropologici che guidano le persone alla mitizzazione dell’ artista; rimane alla fine intrappolata nello stesso congegno da lei stessa costruito. Infine l’autrice parla dei processi di identificazione dell’individuo con il proprio mito senza fare cenno agli archetipi studiati da Carl Gustav Jung e Sigmund Freud, i massimi conoscitori del settore. Per non parlare poi della copertina che sbatte in prima pagina un minorenne Prince Michael figlio di MJ. Una trovata di cattivo gusto soprattutto per una persona che si definisce ammiratrice del Re del Pop; in quanto si sapeva che Michael proteggeva con grande tenacia i suoi figli dall’occhio indiscreto di fotografi e curiosi.
In definitiva “Scoprendo Michael” racconta cose già risapute nonché lette e rilette in altre pubblicazioni dedicate a Michael Jackson.

Cristian Porcino


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sabato 5 marzo 2011

Pubblicato il libro “Sono nato troppo tardi per un mondo troppo vecchio” di Cristian Porcino


Comunicato Stampa:
"Sono nato troppo tardi per un mondo troppo vecchio", ISBN: 978-1-4466-2885-0, Prezzo: € 12,56, Categoria: Attualità, riflessioni, Anno 2011, Pagine: 167, Autore: Porcino Cristian, Edizione: Lulu.

Il libro “Sono nato troppo tardi per un mondo troppo vecchio” raccoglie piccoli racconti, ma non semplici poesie; in quanto sono le riflessioni dell'autore Cristian Porcino sui più disparati temi di attualità come: la vita, l'amore, il presente, il passato, la realtà circostante, la dimensione onirica etc.,. I suoi versi racchiudono infatti una vasta gamma di idee e di sentimenti con cui il lettore non faticherà a identificarsi. Porcino medita e riflette sulla nostra esistenza raccontandola attraverso la propria percezione, avviluppando il lettore in una fitta ragnatela di emozioni e sensazioni. Ogni testo racconta una storia e in quella trama si avverte la drammaturgia di chi sceglie il verso anziché la prosa per narrare un fatto. Il libro è acquistabile presso i seguenti siti: www.lulu.com ; www.amazon.com ; www.amazon.uk. Oppure inviate una e-mail all'addetto stampa: Elena Ricci (elenaricci923@gmail.com) che si occuperà di prenotarvi la copia.

Cristian Porcino nasce in Italia. Dopo la laurea in Filosofia esordisce nel mondo della critica letteraria nel 2006 con il saggio “Diabolus. Seminario di Letteratura Busiana” (Kimerek Edizioni), incentrato sull’opera dello scrittore contemporaneo Aldo Busi. Nel 2007 pubblica “Pensieri sparsi su Dio, Ratzinger e la Chiesa” (Il Rovescio Editore). Per le Edizioni Libreria Croce ha pubblicato nel 2008 “I cantautori e la filosofia da Battiato a Zero” e nel 2009 “Tributo a Michael Jackson” con un notevole successo di vendita. Nel 2010 ha pubblicato “La Chiesa è nuda” (Lulu), “Madonna la Regina del Pop” (Lulu), e “Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi” (The Boopen Editore). Inoltre nello stesso anno ha curato la prefazione del libro “Stanotte ho sognato Michael Jackson che mi ha preso per mano” (MJM) ed ha tradotto l’opera del Reverendo Dawson Talbot nel libro “Michael Jackson: Love and Confession” di Ricci - Talbot.

giovedì 3 marzo 2011

"La pena di morte che non deve farci pena"


Recensione a “Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi” ed. Boopen, 2010 di Cristian Porcino

Ci piace tanto come scrive Cristian Porcino. Acuto come pochi, sa scandagliare fino ai dettagli l’universo mediatico come nel suo bel “Tributo a Michael Jackson“ (Croce editore 2009). Sa cogliere i nessi sottili che collegano i cantautori alla filosofia e ci fa capire che Tenco e De Andrè non sono meno poeti di Leopardi e di Pascoli. Perché la musica popolare, quella che noi Italiani chiamiamo canzone, è nobile come la poesia lirica. La canzone del resto è poesia in musica e deriva dal melodramma.
Porcino oggi ha cambiato il terreno della propria esplorazione, rischiando molto, come ogni volta che si cambia partner. Del resto la voglia di cambiamento è segno di curiosità intellettuale. Abituati ai suoi titoli mediatici come “I cantautori e la filosofia da Battiato a Zero”, ci stupisce un po’ un titolo austero come l’ultimo suo edito “Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi” (Boopen, 2010). Il tema del libro sembra più adatto a un uomo di legge o a un politico. Porcino, invece, lo legge con piglio filosofico – giornalistico che ha tutta la freschezza di un dialogo con le massime autorità del pensiero, senza mai cadere nell’aggressività del talk – show. Porcino sa essere acutamente popolare, senza mai cadere nel populismo. Sa riflettere su un tema piuttosto trito come quello della pena di morte, accendendo il fanale dell’etica, senza scivolare nel vizio diffuso che è quello della sua volgare spettacolarizzazione. L’ultima frontiera dell’inquisizione che un tempo metteva sulla pubblica piazza i colpevoli e oggi vende a un pubblico di guardoni l’orrore del parente omicida o del pedofilo incallito.
Questo libro ha il merito di essere critico, senza essere di parte. Facile sarebbe cadere nella demagogia sia di destra che di sinistra. Ma Porcino evita questa trappola, facendoci riflettere, senza mai farci arrabbiare. E’ il dono dei buoni libri, un invito a fare a meno degli stereotipi televisivi che servono solo ad accrescere il carisma di un leader.

Riccardo Di Salvo - Claudio Marchese


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mercoledì 2 marzo 2011

"Sono nato troppo tardi per un mondo troppo vecchio" di Cristian Porcino


I testi di Cristian Porcino si situano in un regno che confina con la poesia, ma si trova invece in un altrove indefinibile. La musica interiore di Porcino si nutre di forti emozioni che diventa in queste pagine, dei canti non orchestrati ma riproducibili attraverso la musica dell’intelletto. Alcuni di questi versi non hanno nulla da invidiare al cantautorato italiano e internazionale degli ultimi cinquant’anni. La sua opera vive lontano dai clangori della modernità e si rifugia all’interno di un vasto scrittorio bibliografico di memoria pirandelliana. Ogni testo racconta una storia e in quella trama si avverte la drammaturgia di chi sceglie il verso anziché la prosa per narrare un fatto.

Dati tecnici del libro:
"Sono nato troppo tardi per un mondo troppo vecchio" di Cristian Porcino
pagg.167
€12.56
ISBN: 978-1-4466-2885-0

Il libro può essere acquistato presso i seguenti siti internet: www.lulu.com, www.amazon.com, www.amazon.uk

martedì 1 marzo 2011

“C’era una volta in Italia” di Antonio Caprarica


“C’era una volta in Italia” di Antonio Caprarica edito da Sperling & Kupfer è un saggio storico sulle cronache dell’unità d’Italia giunto già alla sua quarta edizione. Il libro di Caprarica ripercorre attraverso aneddoti poco conosciuti la vita degli uomini e delle donne che hanno contribuito a rendere unita questa nostra nazione. Lo stile descrittivo di Caprarica, dotato di precisione e humor inglese, appassiona il lettore che si sente a sua volta trascinato in questo giro in carrozza lungo le strade non ancora perfette di un paese in pieno fermento. Un testo privo di enfasi o edulcorazioni storiche, sicuramente il miglior libro pubblicato in occasione del 150° anniversario della nascita del Regno d’Italia. Da leggere assolutamente.

Cristian Porcino


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