lunedì 2 marzo 2009

“Edith Stein” di Anna Previati



Se il mondo odierno ha imparato a conoscere la santità di Edith Stein (1891- 1942), lo si deve esclusivamente a papa Wojtyla che la canonizzò proprio nel 1998. Attraverso il libro scritto da Anna Previati “Edith Stein” per Edizioni Messaggero Padova ripercorriamo la straordinaria testimonianza di una donna nata ebrea e convertitasi successivamente al cattolicesimo, divenendo suora carmelitana di clausura durante l’imperversare del regime nazista.
A causa del folle progetto hitleriano Edith in quanto non ariana fu sottratta dal convento del carmelo di Echt in Olanda e condotta nel campo di sterminio di Auschwitz dove morirà nell’agosto del 1942. Edith Stein fu una filosofa validissima e allieva per altro di un altro importante filosofo come Husserl. Grazie alla sua preparazione tanto filosofica quanto teologica, la Stein scrisse diversi libri dove esaltava la verità della croce di fronte all’orrore del mondo circostante. Sue le parole: “La croce non è fine a se stessa. Essa si staglia in alto e fa da richiamo verso l’alto. Quindi non è soltanto un’insegna, è anche l’arma potente di Cristo”. Il libro di Anna Previati ha un notevole pregio, che consiste proprio nell’aver utilizzato una scrittura facilmente accessibile a tutti. Inoltre il testo è ricco di curiosità anche sulla vita familiare della stessa Edith ed i conflitti con la madre Auguste, ebrea osservante che non accettò mai veramente la scelta di vita della figlia. Per altro il libro per venire incontro alle possibili domande sul contesto storico e altro della Stein è suddiviso in tre sezioni; nella prima troviamo raccontata la vita della santa cattolica, nella seconda sezione alcuni passi scritti da Edith e infine un glossario che in sintesi descrive i nomi, e i concetti chiave del testo. Consiglio la lettura di questo libro perché Edith Stein testimoniò con il sacrificio della propria vita che all’odio e al male più radicale si oppone soltanto l’amore infinito verso ogni creatura racchiuso nella “scientia crucis”.


Dott. Cristian Porcino