lunedì 2 marzo 2009

“Alza la testa!” di Piero Ricca


L’articolo numero 3 della Costituzione Italiana dice chiaramente che : “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Ebbene facendo proprio questo articolo e soprattutto spinto da un ideale democratico sempre più in disuso, il giornalista nonché “libero cittadino” Piero Ricca ha sentito la necessità di scendere in piazza per interrogare i cosiddetti potenti, dando vita ad una inchiesta giornalistica come non si era forse mai vista in Italia.
La casa editrice Chiarelettere ha recentemente dato alle stampe un dvd più libro e dal titolo “Alza la testa”. Ci siamo mai chiesti perché questo paese è sempre più allo sfracello? Forse perché non esistono quasi più cittadini disposti a partecipare attivamente al risanamento di una politica ormai incancrenita. In fondo chi fa il politico di professione, non può rappresentare nella fattispecie, l’antitesi della legge; né tanto meno può rifuggire le sentenze emesse da regolari tribunali e rifiutarsi di piegarsi dinanzi al cospetto della Legge. Piero Ricca attraverso il suo modo forse irriverente ma diretto, candido come quello di un bambino e soprattutto mai prono ai vari schieramenti sia di destra che di sinistra, fa in poche parole quello che la stragrande maggioranza dei giornalisti non riesce a fare più. In questi giorni in pazza sugli schermi cinematografici il film di Ron Howard sul duello mediato avvenuto nel 1974 e a cura del giornalista David Frost contro l’ ex presidente USA Nixon. Oggi non potremmo assistere sulle nostri televisioni ad un duello mediatico di tale impatto per molti fattori; primo perché un presidente non accetterebbe forse di farsi intervistare restando all’oscuro delle domande, e secondariamente forse, perché nessuno metterebbe mai di fronte ai propri errori dei rappresentati della politica istituzionale di rilievo. Per quanto l’Italia sia molto filo -americana, nel giornalismo e come mentalità è di certo all’opposto. In passato ricordiamo nomi eccellenti del giornalismo come Montanelli, Biagi e Fallaci; mentre oggi solo Marco Travaglio, Piero Ricca, e qualcun altro oserebbe affrontare un cosiddetto “delfino” della politica! Ciò forse accadrebbe perché i nomi citati, avevano ed hanno “la schiena dritta” come disse l’allora presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi riferendosi alla correttezza di chi esercita la professione giornalistica. Ricca porta avanti le sue indagini attraverso un confronto de visu; dove il politico o chicchessia viene interrogato con la possibilità di replica che non giunge quasi mai. Si odono le minacce all’intervistatore, intimidazioni verso chi desiderava sentirsi dire soltanto la verità, ecc. Grazie al lavoro di Ricca riconosciamo il nostro diritto di appartenere ad un corpo sociale, di cui siamo parte integrante e soprattutto che noi siamo “cittadini e non sudditi”. A causa di questo spiccato senso civico, Ricca ha dovuto affrontare le ire di chi si riteneva tutelato dalla carica istituzionale che ricopriva. L’onestà intellettuale di Paolo Ricca gli fa onore e soprattutto fa onore anche a chi, grazie alla sua inchiesta riesce a sollevare la testa dal letame in cui la realtà odierna sembra volerla schiacciare. Leggendo queste pagine e vedendo alcune immagini contenute nel dvd ho subito pensato a quei cittadini che per aver chiesto, ad esempio, delle spiegazioni per dei criteri di selezione di alcuni master universitari poco chiari, sono stati accusati di estorsione. Questo solo per aver detto di denunciare il tutto alla magistratura. Cosa forse più che “normale” di questi tempi nella nostra Italia! Si diventa malfattori ed estortori, perché ci si appella alla Costituzione! Ho ripensato anche a quei cittadini onesti che non hanno paura di querelare quegli individui che si credono infallibili solo perché ricoprono cariche altisonanti, e che credono di poter commettere impunemente reati come minacce, ingiurie, calunnie, etc. Scopo dell’opera edita da Chiarelettere è combattere la cattiva - informazione, l’indifferenza dei cittadini dalle amenità della politica e della società circostante. In definitiva “Alza la testa” è un lavoro degno di nota che andrebbe acquistato da tutti e soprattutto proiettato nelle scuole per instillare nei più giovani il senso di appartenenza a questa nostra amata Repubblica Italiana.


Dott. Cristian Porcino